: Mattia De Poli, Pietro Vesentin
: Il mostro dagli occhi verdi Studi sulla gelosia nel teatro antico (e moderno)
: Narr Francke Attempto
: 9783823303725
: 1
: CHF 58.50
:
: Allgemeine und Vergleichende Literaturwissenschaft
: German
: 338
: Wasserzeichen
: PC/MAC/eReader/Tablet
: ePUB
I personaggi di molte tragedie e commedie antiche, greche e latine (Eschilo, Sofocle, Euripide, Seneca, Menandro, Plauto), ma anche di drammi moderni ispirati al mondo classico (Lorenzo il Magnifico, Antonio Somma) agiscono in preda alla gelosia. Spesso nell'antichità questa emozione non è stata identificata da una parola specifica, ma la situazione permette comunque di riconoscerla. Dee e dei, donne e uomini ne possono essere affetti e agiscono di conseguenza: l'esito delle loro azioni è spesso catastrofico per sé e per gli altri e non sempre è possibile simpatizzare con le persone gelose. Dodici studi, organizzati in ordine cronologico all'interno di tre sezioni tematiche ('Il lessico della gelosia', 'La divina gelosia', 'Donne vs. uomini: sesso, sangue e gelosia'), indagano questa comune emozione umana attraverso l'opera teatrale.

Dr. Mattia De Poli ist Assistent für Klassische Philologie an der Università degli Studi di Torino und lehrt Griechische und Lateinische Metrik. Dr. Pietro Vesentin ist Doktorand für Linguistische, Philologische und Literarische Wissenschaft - Lateinische Literatur an der Università degli Studi di Padova und studiert die Magie im lateinischen Roman.

INTRODUZIONE


1.Gelosiavs. Invidia. Per una definizione delle emozioni


Mattia De Poli

Abstract: The Greek novelChereas and Callirhoe by Chariton attests that in the age of the Roman Empire the ideas of jealousy and envy were clearly distinct and corresponded to two Greek words. Nevertheless, we may assume that jealousy already had an important role in the plots of dramatic plays in the Classical age, and the Greek drama was a model for the Greek novel also in the emotional description of the characters.

Keywords: Greek novel – Greek drama – jealousy – anger – envy.

1.Caritone,Le avventure di Cherea e Calliroe: trame di invidia e gelosia


Cherea e Calliroe, i protagonisti del romanzo di Caritone, sono due giovani siracusani. La ragazza, figlia del generale Ermocrate, è di una bellezza divina e in molti affluiscono in città per chiederla in sposa: figli di re e di tiranni, provenienti dalla Sicilia e da tutto il mondo greco. Ma Eros, il dio capriccioso che ama giocare con le vite degli uomini in modo imprevedibile, decide diversamente e fa innamorare Calliroe – a sua volta riamata – di Cherea. Come in diverse commedie di Menandro, i due giovani si incontrano in occasione di una festa pubblica in onore di Afrodite, a cui Calliroe prende parte per la prima volta, accompagnata dalla madre come si conviene ad una ragazza perbene: basta un incrocio accidentale di sguardi perché entrambi restino trafitti da Eros.

Cherea è un bel giovane, appartenente ad una famiglia nobile ma avversa a quella di Calliroe. Si profila così una situazione potenzialmente tragica, come quella degli shakespeariani Romeo e Giulietta. In realtà Cherea, controparte maschile della Fedra euripidea, si logora nel chiuso della sua casa, consumato da un amore impossibile che confessa solo ai propri genitori. Quando anche il popolo siracusano viene informato della situazione, intercede per il giovane innamorato presso Ermocrate, il quale cede alla volontà dell’assemblea cittadina. Finalmente, nell’entusiasmo generale i due giovani coronano il loro desiderio d’amore e si sposano.

In poche pagine il romanzo di Caritone condensa e risolve diversi spunti drammatici, tragici e comici, approdando agevolmente ad un lieto fine, in apparenza rassicurante, e la vicenda potrebbe concludersi semplicemente così. Ma, come nel matrimonio di Teti e Peleo, la gioia della festa è incrinata dalla presenza di una figura malevola: nel mito celebrato dai poeti era la deaEris, la Discordia; nel romanzo l’Invidia (1.2.1ὁ Φθόνος), che agita gli animi dei numerosi pretendenti delusi di Calliroe. Questi non si rassegnano, accantonano l’odio che nutrivano l’uno per l’altro quando tutti aspiravano alla mano della bella giovane e, tormentati da un misto di rabbia e dolore (1.2.1λύπην ἐλάμβανον μετ’ ὀργῆς), decidono di coalizzarsi contro Cherea. “Se a sposarla fosse stato uno di noi, non mi sarei adirato” (1.2.2εἰ μέν τις