: Herbert George Wells
: L'isola del dottor Moreau
: Paperless
: 9788827522448
: 1
: CHF 2,70
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: Erzählende Literatur
: Italian
: 253
: DRM
: PC/MAC/eReader/Tablet
: ePUB

L'isola del dottor Moreau (The Island of Dr. Moreau) è un romanzo di fantascienza di H.G. Wells, scritto nel 1895 e pubblicato l'anno successivo.
È stato pubblicato in italiano per la prima volta nel 1900 dalla Società Editrice Nazionale col titolo L'isola delle Bestie ed edito in seguito anche come L'isola del terrore e L'iso a del Dr. Moreau.

III. Lo strano volto


Uscimmo dalla cabina e trovai un uomo che ci sbarrava la strada all’altezza del boccaporto. Stava in piedi sulla scaletta, ci volgeva la schiena e spiava da sopra la cima del boccaporto. Era un tipo malfatto, tozzo, largo e goffo, con la schiena ricurva, il collo peloso e la testa incassata nelle spalle. Aveva indosso un vestito disergeblu scuro, e capelli neri e ruvidi, straordinariamente grossi. Udii cani invisibili latrare furiosamente e prontamente rinculò, toccando la mano che avevo teso per respingerlo. Si voltò con bestiale rapidità.

In modo inspiegabile, quel volto nero mi saettò davanti e mi colpì profondamente. Era di una deformità strana. La parte inferiore del viso si protendeva in avanti, formando ciò che ricordava vagamente un muso, e la bocca enorme, mezza aperta, lasciava intravedere grandi denti bianchi che mai avevo visto in una bocca umana. Gli occhi erano iniettati di sangue agli angoli, con appena un orlo di bianco attorno alle pupille nocciola. Nel suo sguardo si leggeva un curioso baluginio di eccitazione.

«Al diavolo!», esclamò Montgomery. «Sei sempre tra i piedi!»

L’uomo dal volto nero si scansò senza proferire parola. Io proseguii uscendo dal boccaporto, tenendolo istintivamente d’occhio mentre mi muovevo. Montgomery rimase fermo in fondo per un istante. «Non hai niente da fare qui, lo sai», disse in tono intenzionale. «Il tuo posto è a prua.»

L’uomo dal volto nero si fece piccolo. «Davanti non mi vogliono.» Parlava piano, con un tocco di strana raucedine nella voce.

«Non ti vogliono?», disse Montgomery, con voce minacciosa. «Ma io ti dico di andarci!» Era sul punto di aggiungere qualcosa, poi d’improvviso alzò lo sguardo verso di me e mi seguì su per la scaletta.

Mi ero fermato a metà strada per guardarmi indietro, ancora oltremodo stupito dalla bruttezza grottesca di quella creatura dal volto nero. Non avevo mai visto un viso tanto ripugnante e singolare, ed eppure, se la contraddizione può essere plausibile, provai, al tempo s